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Ciao sono Claudio Lo Bello Commercialista in Venezia, oggi 27 marzo 2023, ti parlo dell’obbligo della nomina del revisore dei conti e se tale obbligo può essere tradotto in una opportunità.
SE sei una srl, fai particolare attenzione in sede di approvazione del bilancio 2022, in quanto potresti trovarti obbligato a nominare un organo di controllo.
L’’obbligo scatta con l’approvazione del bilancio 2022 e riguarda le Srl che per due anni consecutivi, quindi, nel 2021 e 2022 hanno superato almeno uno dei seguenti parametri:
– quattro milioni di euro dell’attivo patrimoniale;
– quattro milioni di euro dei ricavi;
– 20 dipendenti;
Visto che la normativa lo impone sfruttiamo l’obbligo trasformandolo in opportunità.
È evidente che per le Srl, adempiere a tale obbligo comporta oneri non indifferenti, in termini sia di risorse finanziarie, sia di carico di lavoro. Tuttavia, per un imprenditore, far emergere i punti deboli del proprio business è un’opportunità da non lasciarsi scappare.
In primis, avere degli esperti che verificano in modo oggettivo i conti – e quindi i risultati del progetto imprenditoriale – significa poter affrontare e correggere problemi poco visibili. Partire dall’analisi dei conti consente di muoversi a ritroso lungo tutta la catena dell’organizzazione aziendale per verificarne anelli deboli e punti di forza.
L’opportunità sta proprio nello scegliere un revisore che non si limiti a svolgere il classico ruolo del controllore, ma bensì quello di business coach, che ti aiuti a migliorare la tua azienda accompagnandoti nel definire adeguati assetti amministrativi, organizzativi e contabili dell’impresa, nell’individuare significativi indicatori KPI utili per monitorare gli equilibri economici patrimoniali e finanziari e nello stimare il prevedibile andamento della gestione.
La funzione del revisore sarà quella di un tutor che ti accompagna in un percorso di miglioramento, sollecitandoti attraverso strumenti che possano intercettare ogni possibile segnale di crisi, al di là del budget o del controllo di gestione, attraverso modelli di balance scorecard utilizzati dalle grandi multinazionali ma facilmente scalabili anche per le piccole realtà.
L’altra grande opportunità che puoi sfruttare con la nomina del revisore è la maggiore affidabilità che la tua società acquisirà nei confronti del sistema bancario e nei confronti di terzi. Avere un bilancio certificato equivale ad avere un bollino di qualità e vista la grande responsabilità in capo al revisore, le società che non hanno seguito un percorso virtuoso, saranno destinate ad uscire dal mercato perché nessuno certificherà i loro bilanci.
In conclusione, Il revisore non deve essere quindi visto come un maestro cattivo che bacchetta gli alunni e ne scopre gli errori davanti a tutta la classe, ma come un collaboratore e un compagno di viaggio in grado di fornirti consigli preziosi, verso l’interno, e autorevolezza verso l’esterno.
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Ciao da Claudio.